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    Associazione : AIDO - Ass. Italiana Donazione di Organi, Tessuti e Cellule

Era il 26 febbraio 1973 quando nacque la prima realtà associativa per la donazione di organi in Italia, Aido. Una missione, più che un semplice progetto, portato avanti con passione e determinazione dal fondatore Giorgio Brumat, che solo due anni prima aveva riunito in associazione un primo gruppo di donatori bergamaschi: il Dob, Donatori Organi Bergamo.

Da allora Aido è cresciuta, ha compiuto cinquant’anni, ma non è cambiato il suo obbiettivo di fondo: l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini sulla cultura del dono. Grazie a 20 strutture regionali, 90 sezioni provinciali e 832 gruppi comunali attivi sul territorio italiano, Aido si impegna a far sì che ogni persona possa ricevere tutte le informazioni necessarie sul tema della donazione ed esprimere il proprio consenso, in vita, in maniera consapevole.

Dall’autunno del 2021 Aido ha promosso nuove forme di partecipazione attiva, in particolare DigitalAIDO, il sistema che consente a ogni cittadino maggiorenne di manifestare la propria adesione con un semplice click dal proprio pc o smartphone, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24. Pochi passaggi che possono fare realmente la differenza e che si aggiungono alle modalità già esistenti come il consenso alla donazione con uno scritto di proprio pugno, l’adesione nelle apposite liste delle aziende sanitarie locali o all’atto del rinnovo della propria carta d’identità, nelle Anagrafi comunali.

Consapevole che la richiesta di trapianto supera purtroppo la disponibilità di organi e donatori compatibili, Aido è mobilitata per ridurre il numero delle opposizioni, che in alcune zone del Paese raggiunge percentuali vicine al 40%: chi rifiuta espressamente la donazione lo fa per svariati motivi, dalla paura di affrontare il tema del fine vita alla poca conoscenza dell’argomento. Occorre dunque ripartire “dal basso”, dai presidi sul territorio, coinvolgendo in maniera attiva sia il sistema sanitario locale che la rete di associazioni di volontariato.

Se sul fronte dei dati arrivano segnali incoraggianti con un +3,7% di donazioni e un +2,5% di trapianti effettuati nel 2022, secondo i dati del Cnt, Centro Nazionale Trapianti, rimane però ancora molto da fare se si considera che sono migliaia le persone in lista d’attesa, che senza il trapianto non hanno altra alternativa di cura.

Aido promuove la cultura del dono a tutti i livelli, ripetendo quanto sia indispensabile questo gesto d’amore e altruismo in grado di restituire vita e speranza ai pazienti e alle loro famiglie, con la consapevolezza che ogni persona potrebbe trovarsi, anche improvvisamente, nelle condizioni di aver bisogno di un trapianto.

Grazie alla propria presenza capillare sul territorio, Aido è partner attivo di numerose iniziative di formazione e sensibilizzazione come convegni, dibattiti, eventi sportivi e culturali, la Giornata Nazionale del Sì, mercatini nelle principali piazze italiane e molto altro. Particolare importanza viene data, da sempre, all’incontro con i ragazzi nelle scuole di ogni ordine e grado per trasmettere alle nuove generazioni il valore della donazione e della solidarietà. Un impegno che sarebbe difficile portare avanti senza l’enorme contributo di migliaia di volontari, uomini e donne di buona volontà che hanno contribuito a far raggiungere all’associazione la quota di oltre un milione e 400 mila soci al 31 dicembre 2022.

Infine, Aido collabora costantemente con il ministero della Salute, il ministero della Difesa, il ministero dell’Università e della Ricerca e con il vasto mondo della sanità in Italia: Ulss, ospedali, cliniche e tanto altro per far risuonare forte il proprio messaggio: senza donazioni non possono esserci trapianti, senza un sì non ci può essere una donazione.

 

 

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