Fondazione Doppia Difesa Onlus nasce dalla volontà di due donne, Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, di aiutare coloro che hanno subito, sul lavoro o fra le pareti domestiche, discriminazioni, violenze e abusi ma non hanno il coraggio, o le capacità, di intraprendere un percorso di denuncia, perché vivono nel più totale isolamento ideologico e sociale, nel silenzio e nell’indifferenza generali. Doppia Difesa è nata, dunque, per aiutare le vittime a riconoscere i soprusi che subiscono, a uscire dal silenzio prima che qualcosa di grave possa accadere. Sono moltissime le donne che decidono di non denunciare, anche perché - purtroppo - non sono affatto consapevoli del proprio status di vittime.
Dal 2007 la Fondazione svolge la sua attività su un duplice binario, psicologico e giuridico, credendo anche nella necessità della sensibilizzazione, perché la violenza contro le donne è una conseguenza delle discriminazioni di cui sono vittime, in casa e sul posto di lavoro: potrà essere sconfitta soltanto quando uomini e donne saranno realmente uguali, con i medesimi diritti, i medesimi doveri, le medesime possibilità. In un ottica di prevenzione, opera poi per sensibilizzare l’opinione pubblica: la cultura, la diffusione di valori quali il rispetto e l’eguaglianza, è l’arma più efficace per combattere la violenza.
La Fondazione persegue, come da Statuto, finalità d’interesse sociale, offrendo sostegno e tutela alle vittime di discriminazioni, abusi e violenze, secondo le necessità rappresentate nelle richieste di aiuto che pervengono tramite e-mail, lettera o telefonata presso la sede in Roma. Le suddette attività sono svolte da uno staff di collaboratori dotati di specifiche competenze: operatori, psicologi e avvocati (civilisti e penalisti) che si occupano della prima accoglienza, della consulenza e dell’assistenza psicologica e/o legale. Le persone vengono seguite sia mediante colloqui telefonici sia con incontri in sede, con costi interamente a carico della Onlus. Nell’anno 2013 Doppia Difesa ha avuto un numero di contatti, con vittime di violenza, pari a 2145.
Di questi, una parte si sono risolti con una consulenza legale/o psicologica, altra parte si sono tradotti in altrettanti casi di assistenza legale in giudizio e di assistenza psicologica prestata in sede. Tra le casistiche ci sono vicende di violenza sessuale, di atti persecutori, di violazione degli obblighi di assistenza familiare, di regolamentazione delle relazioni genitori/figli in contesti familiari violenti. Le vittime sono richiamate telefonicamente e, in casi particolarmente critici, la Fondazione procede al rimborso delle spese di viaggio sostenute sì da agevolarle nel raggiungimento della sede per incontrare gli avvocati e gli psicologi.
Doppia Difesa ha realizzato, nel tempo, anche unitamente ad altri soggetti, diversi progetti. Tra questi, il Centro A.P.E. (Centro Accoglienza Persone Esposte), nato nell’anno 2011 - in collaborazione con l’Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli di Roma e la Fondazione Internazionale Fatebenefratelli - volto al supporto psicologico, sociale, medico e legale delle persone vittime di violenza, maltrattamenti e stalking.
La Fondazione gestisce una banca dati e cura, tramite il proprio sito (doppiadifesa.it) e i canali web Facebook (facebook.com/DoppiaDifesa) e Twitter (twitter.com/doppiadifesa) una rassegna stampa, un’area con contenuti legali e psicologici, recanti, tra l’atro, notizie di vario tenore, normativa vigente, giurisprudenza, schede di lettura sul tema della violenza di genere ed in materia di diritto di famiglia.
Ulteriore obiettivo della sua attività è quello di concorrere nel colmare le lacune normative esistenti in merito al problema della violenza contro le donne. In quest’ottica s’inquadra il contributo all’introduzione del reato di stalking, avvenuta nel 2009; la partecipazione, più recente, all’iter di formulazione della Legge Regionale Lazio n. 33/2013 contro la violenza di genere; nel marzo 2014 è stata predisposta una proposta per la valorizzazione ed il riconoscimento del lavoro casalingo.
A fronte delle dimensioni sempre crescenti assunte dai fenomeni di violenza contro le donne e del recente riconoscimento di essi come violazione dei diritti umani - avvenuto grazie alla ratifica della Convenzione di Istanbul (che lo Stato italiano ha operato nel giugno 2013), nonché in considerazione delle recenti novità normative (D.L. 14 agosto 2013, n. 93 convertito con modificazioni dalla L. 15 ottobre 2013, n. 119) finalizzate ad arginare quella che è stata riconosciuta come una vera emergenza nazionale, Fondazione Doppia Difesa Onlus intende portare avanti, con ancora maggiore incisività, le sue consuete azioni di prevenzione e di contrasto alla violenza. Nel 2013, in Italia, il numero di donne uccise per mano di un uomo ha superato quota 128. Una ricerca dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, da ultimo, ha fatto emergere dati sconcertarti: in Europa, sessantadue milioni di donne (più o meno il 33 per cento della popolazione femminile) hanno subìto violenza. Quanto ai dati italiani, il nostro Paese registra una media che ci vede allineati a Paesi quali Bulgaria, Ungheria, Irlanda e Grecia.
Ecco, allora, la necessità di incrementare sempre più le suddette azioni. Prevenire e contrastare la violenza significa intraprendere un percorso lungo e complesso che deve rendere la violenza sulle donne sempre meno accettabile socialmente, anche intervenendo su stereotipi, linguaggio, educazione. Questo si può ottenere sia attraverso un’incisiva attività di comunicazione e sensibilizzazione rivolta alla generalità dei cittadini, sia attraverso un’attività mirata di consulenza e di assistenza psicologica e legale offerta alle vittime, aiutandole a riconoscere e a denunciare quanto subiscono. Aiutando, cioè, le donne a dire Basta! alla violenza.
Tante donne ce l’hanno fatta e sono riuscite a conquistarsi un futuro diverso. Per questo è importante sostenerci.
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