SETTIMANE SOCIALI CATTOLICI ITALIANI
Le Settimane Sociali dei cattolici italiani sono un’iniziativa culturale ed ecclesiale promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, con cadenza pluriennale.
Nate nel 1907, per iniziativa di Giuseppe Toniolo, come strumento di ascolto e di ricerca, le Settimane Sociali hanno come obiettivo quello di offrire ai centri e agli istituti di cultura, agli studiosi e agli operatori sociali occasioni di confronto e di approfondimento su tematiche di attualità, in vista della costruzione del bene comune.
La prima edizione si tenne a Pistoia e le successive si svolsero ogni anno fino alla Prima guerra mondiale. Nel 1935 arrivò la prima sospensione, a causa degli attriti con il regime fascista. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, nel 1945, ci fu una ripresa fino al 1970, quando ci fu la seconda interruzione. La celebrazione delle Settimane Sociali ricominciò nel 1991, a seguito della pubblicazione di una nota pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, dal titolo “Ripristino e rinnovamento delle Settimane Sociali dei cattolici italiani” (1988).
La 49ª edizione si svolgerà a Taranto dal 21 al 24 ottobre, sul tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. L’appuntamento punterà i riflettori sul rapporto tra ecologia ed economia, tra ambiente e lavoro, tra crisi ambientale e crisi sociale, nella consapevolezza che, come ricorda l’enciclica di Papa Francesco Laudato si’ «non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale».
Anche la scelta di Taranto va in questa direzione: oltre a porre l’attenzione sulla questione dell’ex Ilva, rappresenta il luogo ideale per riflettere in modo più articolato sulle problematiche ambientali e sociali, amplificate dalla pandemia. Il faro resta la Laudato Si’, che mette al centro la categoria di ecologia integrale, da intendersi nella prospettiva indicata dalla Fratelli tutti.
Nella città dei due mari si ritroveranno oltre 80 Vescovi, 670 delegati – tra cui numerosi giovani – provenienti da 208 Diocesi, in rappresentanza delle comunità ecclesiali che nei mesi scorsi si sono confrontate a livello locale, a partire da un Documento comune. Con loro dialogheranno esperti, esponenti del mondo politico, ecclesiale, civile e culturale. Non mancheranno testimonianze e momenti di progettazione in tavoli di studio.